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Adrián Villar Rojas (Untitled) The Language of the Enemy
13 novembre 2025
L’artista Adrián Villar Rojas presenta Untitled (From the Series The Language of the Enemy), una nuova e importante opera in bronzo che immagina una scena di un tempo remoto. Co-commissionata dall’Aspen Art Museum e da Audemars Piguet Contemporary, l’opera reinterpreta le origini della creazione simbolica – linguaggio, arte, rituale – non come un trionfo esclusivo dell’Homo sapiens, ma come un’eredità condivisa tra le specie. Presentata tra le montagne del Giura, nella Vallée de Joux, luogo di origine dell’orologeria svizzera e sede di Audemars Piguet da quasi un secolo e mezzo, questa commissione artistica rappresenta un momento speciale nel 150° anniversario del brand, unendo la sua storia ad una visione lungimirante di creazione e di trasformazione.
Presentata in anteprima tra le montagne del Giura, nella Vallée de Joux, l’opera sarà al centro della mostra multilivello firmata da Villar Rojas all’Aspen Art Museum prevista per l’estate del 2026, nella quale verrà esposta insieme ad una serie di nuove opere site-specific. Entrambe le istituzioni condividono l’impegno nella ricerca artistica e nel dialogo che attraversa discipline, storie e geografie.
“Untitled (From the Series The Language of the Enemy)”
Untitled (From the Series The Language of the Enemy) assume la forma di un teschio di triceratopo a grandezza naturale, dal quale emerge una figura umana – la preistorica Venere di Lespugue, uno dei primi esempi conosciuti di arte figurativa – come se fosse stata scolpita dall’osso stesso. Questo organismo ibrido abbatte i confini tra fossili e manufatti, natura e cultura, evocando gli inizi incerti della vita rappresentativa.
Attingendo ad oltre un decennio di ricerche per realizzare l’opera, Villar Rojas ipotizza una collaborazione tra i Neanderthal e i primi Homo sapiens, mettendo in discussione le idee consolidate sull’eccezionalità umana. Il suo lavoro invita gli spettatori a considerare la coesistenza non come un’aspirazione etica, ma come una realtà biologica e storica, una trasmissione attraverso il tempo e un dono da una discendenza scomparsa ad un’altra.
La realizzazione dell’opera ha comportato uno stretto dialogo tra modellazione digitale e costruzione materiale. Ogni frattura e cavità del bronzo è stata composta digitalmente per ottenere la complessità geologica di un fossile naturale. Attraverso questo processo, Villar Rojas collega il design computazionale all’intelligenza tattile della scultura, suggerendo che la tecnologia, così come l’evoluzione, è un altro mezzo attraverso il quale la materia immagina se stessa in modo nuovo.
In “The Language of the Enemy”, l’“enemy”, il “nemico”, vive – e viene riprodotto – attraverso il linguaggio. “Nemico” è la parola che usiamo per indicare chiunque entri in conflitto con il nostro mondo. È attraverso il linguaggio che nominiamo e creiamo divisioni e, all’interno del linguaggio, la memoria del conflitto perdura. Parlo spagnolo, la lingua del nemico, quella che un tempo ha dato il nome e conquistato la terra in cui sono nato.
Adrián Villar Rojas
Artista
Installata nel terreno calcareo della valle, la scultura fa eco agli strati geologici della regione, dove convergono sedimenti, fossili e innovazione. Anche ad Aspen, la sua seconda presentazione richiamerà le montagne circostanti modellate dalle ere glaciali, invitando a riflettere sui processi lenti e intrecciati della natura e dell’immaginazione umana.
È la prima volta che Audemars Piguet Contemporary presenta nella Vallée de Joux un’opera commissionata ed è la prima commissione artistica congiunta con l’Aspen Art Museum. L’Aspen Art Museum e Audemars Piguet Contemporary condividono l’impegno a sostenere gli artisti nella ricerca e nella creazione, promuovendo il pensiero immaginativo per un pubblico internazionale.
Visiti la mostra
L’opera Untitled (The Language of the Enemy) di Adrián Villar Rojas sarà in esposizione a Le Brassus dal 13 novembre al 31 marzo 2026, seguita da una seconda presentazione all’Aspen Art Museum nell’ambito di una mostra multilivello dedicata alle nuove opere site-specific.
ASPEN ART MUSEUM: https://aspenartmuseum.org/
Address
637 East Hyman Avenue Aspen, CO 81611
Visiting Hours
Galleries
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00
Swedish Hill Aspen
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 16.00
Adrián Villar Rojas immagina una storia teorica che fonde la paleontologia e i primi esempi documentati di creatività umana, invitandoci a riflettere su come l’arte ci permetta di comprendere meglio noi stessi e gli altri. La pratica artistica di Adrián affonda le sue radici in una forma di produzione collettiva condivisa anche da Audemars Piguet Contemporary: un approccio che valorizza la collaborazione, il dialogo e l’attenzione costante al processo e alla materialità. Presentare questa co-commissione per la prima volta nella nostra sede della Vallée de Joux è per noi un evento epocale, soprattutto perché conclude l’anno del 150° anniversario del brand. Siamo orgogliosi di presentare il lavoro di Adrián in collaborazione con l’Aspen Art Museum, nostro co-commissario e sede dell’opera la prossima estate.
Audrey Teichmann
Curator, Audemars Piguet Contemporary
Adrián Villar Rojas
Adrián Villar Rojas è nato a Rosario, in Argentina, nel 1980. Vive e lavora in modo itinerante. Villar Rojas ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Sharjah Biennial Prize, assegnato dalla Sharjah Art Foundation (2015), il Zurich Art Prize al Museum Haus Konstruktiv (2013), il 9° Benesse Prize alla 54ª Biennale di Venezia (2011), la borsa di studio Nuevo Banco de Santa Fe per giovani artisti (2006), e il primo premio alla Bienal Nacional de Arte de Bahía Blanca al Museo de Arte Contemporáneo di Bahía Blanca, Argentina (2005). Nel 2020 è stato selezionato per il premio Hugo Boss.
Tra le sue personali più recenti figurano quelle presso l’Art Sonje Center di Seul, Corea del Sud (2025); Bass Museum of Art, Miami (2022); Art Gallery of New South Wales, Sydney, (2022); Tank Shanghai, Cina (2019); the Art Gallery of Ontario, Canada (2018); The Geffen Contemporary al MOCA, Los Angeles (2017); NEON Foundation presso l’Osservatorio Nazionale di Atene, Atene (2017); Kunsthaus Bregenz, Bregenz (2017) e The Metropolitan Museum of Art, New York (2017); the Moderna Museet, Svezia (2015); the Serpentine Gallery, Londra (2013); the Museum Haus Konstruktiv, Zurigo, Svizzera (2013); e il Musée du Louvre, Parigi (2011).
Ha partecipato a mostre collettive internazionali, tra cui la Triennale di Aichi, Seto, Giappone (2025); Magical Realism: Imagining Natural Dis/order, Wiels, Bruxelles (2025); Machine Love: Video Game, AI and Contemporary Art, Mori Art Museum, Tokyo, Giappone (2025); Dance With Daemons, Fondation Beyeler, Basilea (2024); Biennale di Helsinki, Finlandia (2023); Chosen Memories: Contemporary Latin American Art from the Patricia Phelps de Cisneros Gift and Beyond, Museum of Modern Art, New York (2023); Portals, Hellenic Parliament + NEON, Atene (2021); Triennale di Bruges, Belgio (2021); 12ª e 13ª Biennale di Gwangju, Corea del Sud (2020 e 2018); 14ª e 12ª Biennale di Istanbul, Turchia (2015 e 2012); 12ª Biennale dell’Avana, Cuba (2015); 12ª Biennale di Sharjah, Kalba, Emirati Arabi Uniti (2015); dOCUMENTA (13), Kassel e Kabul (2012); e 54ª Biennale di Venezia, Padiglione Nazionale dell’Argentina, Italia (2011).
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